Consapevolezza del respiro

    Consapevolezza del respiro

Questa è la prima regola dell’Ordine di presentazione delle regole Naqshbandi perché la
respirazione è una funzione indispensabile alla nostra vita e inoltre il respiro e
costantemente presente dal primo all’ultimo istante della vita stessa.
C’è una vertenza importante e cioè” consapevolezza del respiro” non significa osservare
pesantemente il respiro e ancor meno significa cercare di condizionarlo. Il respiro non ama
essere pedinato sorvegliato ed ancor meno ama essere manipolato.
Se ci mettiamo ad osservarlo con insistenza, dopo un po’ si ribella, infastidito dalla nostra
curiosità invadente e infine ci invita a desistere.
è come se ci dicesse:“ guarda che tu non hai proprio niente da insegnarmi, cerca piuttosto di imparare questa
cosa da me.
Se vuoi imparare seguimi in silenzio, mantieni una distanza di rispetto e soprattutto non
toccarmi con quelle manacce.
Io ho incominciato a camminare dentro di te tanti anni fa, in un giorno che manco ricordi
e da allora continua a camminare, anche di notte, quando dormi e non sei nemmeno
consapevole della mia presenza.
come vedi so camminare benissimo da solo ,senza i tuoi suggerimenti e anzi di notte
contribuisco a sistemare i disordini che fai di giorno.
Quando tu corri io corro, quando ti fermi mi fermo, quando riprendi a camminare con
calma riparto con il tuo passo.
Tutto questo, forse, ti fa credere che io sia il tuo servo ma in realtà, tu che credi di essere il
padrone, senza di me non saresti nessuno.
Questo dialogo immaginario con il respiro ci aiuta a diventare più consapevoli della sua
importanza e anche del rispetto che merita.
Ci aiuta inoltre a capire il potere dei segreti che esso conosce è che noi non conosciamo.
tanto per cominciare in respiro contiene una parte visibile ed una parte invisibile anche se
è ignorata dalla scienza mentre è bella nota alla tradizione.
La parte visibile è venuta alla scienza e la medicina metti in evidenza la relazione tra
respirazione e circolazione sanguigna e quindi tra respirazione e nutrizione delle cellule.
in particolare possiamo riscontrare una Relazione tra inspirazione e circolo arterioso e tra
espirazione e circolo venoso. L’inspirazione è quindi in relazione con l’apporto delle sostanze nutritive mentre
l’espirazione è in relazione con l’espulsione dei prodotti di scarto del metabolismo
cellulare. Questo ci fa capire l’importanza di una respirazione calma, profonda, regolare poiché è
quella più adatta ad espletare correttamente queste funzioni.
Al contrario, una respirazione frettolosa e superficiale costringe l’intelligenza del corpo a
fare delle scelte selettive, privilegiando il rifornimento degli organi vitali più importanti, a
scapito gli altri tessuti. Questo spiega la scarsa vitalità di alcune parti del corpo e persino il loro invecchiamento
precoce. La scarsa energia generale dell’organismo, la propensione alla stanchezza e di
conseguenza la pigrizia e la scarsa volontà sono anche le conseguenze di una respirazione
inadatta o insufficiente.
Tutti sanno che la pelle che riveste il nostro corpo è un organo protettivo ed è inoltre la
sede delle terminazioni 4nervose del senso tattile.
Meno nota è forse la funzione della pelle come organo di respirazione a causa della sua
localizzazione periferica e quindi uno dei primi organi penalizzati da una respirazione
scarsa e irregolare ed è quindi uno dei primi organi che manifestano quei segni di
invecchiamento precoce citati prima.
Quando la respirazione diventa troppo superficiale, lascio la respirazione nasale diventa
insufficiente e siamo costretti a respirare anche con la bocca.
Questa è un altra alterazione, facilmente riscontrabile nelle persone ansiose e facilmente
irritabili. tutto ciò potrebbe farci credere che sia necessario imporre al nostro corpo una
respirazione calma, profonda è regolare ma sarebbe solo un errore aggiuntivo.
Avendo ben presenti le qualità benefiche di una respirazione calma, profonda è regolare
Ciascuno di noi dispone di un modello di riferimento con cui può confrontare quelle che
sono invece le proprie abitudini respiratorie. Si tratta in sostanza di diventare consapevoli
del modo in cui respiriamo abitualmente, semplicemente osservando e constatando la
situazione, senza tentare di modificarla artificialmente, agendo direttamente sul respiro.
Come respiriamo abitualmente?
Quanto si avvicina o si allontana questa nostra abitudine dal modello di riferimento
ideale?
A questo punto possiamo estendere ancora più in profondità questa osservazione per
scoprire quali siano le cause interne ed esterne che ci costringono a respirare in un
determinato modo. Molto spesso si tratta di cause psicologiche che hanno radici molto profonde e possono
risalire alla nostra infanzia; insicurezza, ansia prestazionale, paura di non farcela, un senso
generico di minaccia e di ostilità del mondo esterno eccetera ecc……
Infine ci rendiamo conto che una respirazione calma, profonda è regolare dipende dalla
calma dalla profondità e dalla regolarità con cui ci relazioniamo con noi stessi.
E’ su questo che dobbiamo lavorare e non direttamente sul respiro, perché il respiro si
limita a percorrere, nel migliore dei modi, le strade che noi gli mettiamo a disposizione.
Se raggiungiamo questa consapevolezza abbiamo già ottenuto un buon risultato.
Ciascuno di noi avrà modo di constatare che migliorando il proprio atteggiamento
interiore migliora anche l’atteggiamento del respiro; con tutte le conseguenze benefiche
che comporta, a partire dagli aspetti fisiologici compreso l’invecchiamento.
Uno dei segreti del respiro e il suo potere di risanamento, di armonizzazione e persino di
guarigione ma questi poteri possono manifestarsi solo se mettiamo il respiro stesso nella
condizione adatta a manifestarli. Il respiro non è un allievo, e’ un maestro e se impariamo a seguirlo nei modi

che esso stesso ci suggerisce, possiamo raggiungere e stabilire un contatto con qualsiasi parte di noi stessi
persino con le cellule periferiche della nostra pelle.
Inoltre il respiro possiede anche un potere esterno che è in stretta relazione con la sua
parte invisibile, che è stata accennata Ma di cui non si è ancora parlato.
Questa parte è naturalmente energetica e in questo caso non ci riferiamo solo ad energie
terrestri ma anche ad energia proveniente da altri mondi e dal sole.
La consapevolezza di questo contenuto energetico del respiro apre la strada all’ingresso di
energie cosmiche di ordine superiore.
Questa consapevolezza può evolvere e può dare vita alla” coscienza di essere” con tutte le
responsabilità che essa comporta nel disegno evolutivo del” raggio di creazione”.
E’ giusto accennare a questi contenuti ma è altrettanto prematuro parlarne diffusamente
perché ogni scala deve essere percorsa gradino dopo gradino.
Per ora è sufficiente sapere che esiste una parte invisibile che, per l’essere umano, è
ancora più importante di quella visibile che di per se stessa è già straordinaria.
Per ora credo sia necessario e sufficiente lavorare sugli aspetti indicati nei presenti
appunti, poichè possono già migliorare quella che chiamiamo” consapevolezza del
respiro” ed ottenere i benefici che produce.

Ma riflettiamo su questo segreto: ringiovanire le cellule, migliorare le difese immunitarie,
attivare processi di risanamento, sono aspetti correlati alla qualità del respiro e la qualità
del respiro è a sua volta correlata alla nostra consapevolezza del suo potere, che può essere
usato, nel bene o nel male, dal bene e dal male che vogliamo a noi stessi.
E come potrebbe mai esistere addirittura un” bene comune” una parola contraddice se
stessa: quel che può essere comune, ha sempre ben poco valore.
infine i fatti devono stare come stanno e sono sempre stati: le cose grandi sono riservate ai
grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ei brividi ai sottili, e per esprimersi sinteticamente
con una sola parola : ai rari le cose rare…..
Friedrich Nietzche = Al di là del bene e del male( capitolo secondo lo spirito libero).
Quelli che noi chiamiamo segreti sono riservati ai rari dunque l’invito è siate rari siatelo
innanzitutto per voi stessi prima ancora che per gli altri lo spirito libero riguarda la parte
invisibile del respiro di cui si parlerà in altre occasioni.
Filippo F.

Consapevolezza del respiroultima modifica: 2020-12-09T17:38:06+01:00da gierre12